Le cellule cantano, emettono suoni. Esse producono campi magnetici e vibrano di continuo e per effetto di questa oscillazione producono suono. Ma non solo.
Le decine di miliardi di cellule che compongono il nostro corpo non suonano a caso. Hanno una intonazione diversa secondo il loro ruolo e funzione. La scoperta è il risultato delle ricerche d’avanguardia dell’equipe del Prof. Carlo Ventura, direttore del Laboratorio di Biologia molecolare e Bioingegneria delle cellule staminali presso l’Istituto di Cardiologia dell’Università di Bologna.
“Riusciamo a distinguere le cellule che si stanno differenziando da quelle che producono molecole riparative, così come quelle che soffrono e muoiono”, ci fa sapere il Professore.
Le stupefacenti sperimentazioni dell’equipe hanno reso le cellule staminali in grado di orientarsi verso determinate specializzazioni per effetto di onde elettromagnetiche e suoni cui vengono sottoposte.
Sta a dire che una cellula staminale indifferenziata sottoposta a questi stimoli viene portata a divenire cellula cardiaca, oppure neruronale, muscolare o scheletrica.
Le implicazioni e applicazioni che si prospettano in campo medico sono straordinarie, dal momento che ad esempio i trapianti di cellule e tessuti verrebbero superati.
E ancora, al momento attuale gli studi sono concentrati sui complessi esperimenti che riguardano la possibilità di riprogrammare cellule malate attraverso le stesse strategie, per riportarle allo stato di salute. Cellule in disarmonia che per la legge di risonanza dei sistemi oscillatori si sincronizzerebbero nuovamente con il vibrare della cellula sana.
Quella che segue è la trascrizione di una intervista al Prof. Ventura:
“Intervistatore: come fanno le cellule a suonare?
Prof. Ventura: quando noi guardiamo una cellula, troviamo alcuni organuli all’interno, un nucleo che contiene il DNA e abbiamo una sorta di impalcatura all’interno della cellula stessa che è fatta di tubuli, di filamenti. Queste strutture non stanno ferme, pulsano e vibrano di continuo. Le vibrazioni non sono altro che oscillazioni meccaniche e se queste oscillazioni cadono in un ambito di frequenze che l’orecchio umano può sentire, parliamo di suoni.
Intervistatore: la cosa curiosa è che non siamo solo noi a sentire questi suoni, le cellule stesse sentono i suoni di chi gli sta accanto.
Prof. Ventura: sì, si tratta del fenomeno della Risonanza: se qualcosa vibra e tocca qualcos’altro che ha una sua oscillazione intrinseca, naturale, i due sistemi cominciano a vibrare assieme. Quindi la vibrazione non è altro che una sorta di vibrazione meccanica, e passa da una cellula all’altra in maniera molto rapida.
Intervistatore: quindi è anche un modo in cui le cellule comunicano in modo molto più rapido rispetto a quello dei segnali chimici che abitualmente si scambiano ….
Prof. Ventura: esatto….”
Dunque, ricapitolando: il suono ha una grande influenza sui meccanismi vitali della cellula e sono state individuate frequenze di suono che possono modificarle in modo intenzionale, che possono ad esempio indurre una cellula allo stato indifferenziato a diventare una cellula del cuore, o del fegato, del cervello e così via. Alla materia viene data forma con il suono, questo fatto riconosciuto e dimostrato anche dalla scienza di oggi è assolutamente rivoluzionario!
E’ vivamente degno di nota l’esperimento-spettacolo chiamato “Cell vibrations” organizzato dal vivo dal Prof. Ventura qualche anno fa al teatro San Leonardo di Bologna, dove sono intervenuti artisti e scienziati.
Sul palco furono rilevate con un microscopio le proiettate su grande schermo le vibrazioni delle cellule che reagivano in maniera diversa alle esecuzioni del percussionista jazz Milford Graves e alla voce dell’attore Alessandro Bergonzoni che recitava.
Non perdetevi il racconto del prof. Ventura stesso nel video pubblicato dall’agenzia di stampa “DiRE”!
L’Arte dunque può dunque influenzare la dinamica delle nostre cellule. Che musica sto ascoltando? In quale ambiente sonoro sto immergendo la mia biologia?… sono le domande sempre interessanti da porsi.
Con sensibilità, discernimento e consapevolezza, ricerco e scelgo i suoni e la musica capaci di mettere in risonanza il mio essere con frequenze armoniche e benefiche. La bellezza, il piacere, l’armonia mi fanno da guida.
Tengo presente anche che la ricerca di musicisti, compositori, scienziati visionari hanno nel tempo studiato e indagato l’argomento ha indicato l’accordatura a 432 Hz come generatrice di frequenze armonizzanti.
Vuoi ascoltare il suono delle cellule?
di Sara Siani
Redazione
Interessantissimo..grazie.